I RAGAZZI DELLA QUINTA ELEMENTARE DI LONDA SULLA NAVE DELLA LEGALITA’

Sono arrivati a Palermo il 23 maggio scorso, in occasione del ventunesimo anniversario della strage di Capaci, dove persero la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e la scorta.

Sono stati sulla Nave della Legalità perché hanno proposto una soluzione per sconfiggere le mafie. I ragazzi della quinta classe della scuola primaria di Londa hanno partecipando al bando di concorso del Senato “vorrei una legge che”, sono anche stati selezionati dalla Fondazione Giovanni e Francesca Falcone tra le scuole vincitrici di “Geografia e Legalità: sconfiggere le mafie nella mia regione”. Questo ha permesso loro di essere sulla “Nave della legalità” salpata da Napoli ed arrivata a Palermo il 23 maggio in occasione del ventunesimo anniversario della strage di Capaci, dove persero la vita Giovanni Falcone la moglie Francesca Morvillo e la scorta.

Questo il testo della proposta di legge:<<Vorrei una legge che si occupasse delle persone indifese, in modo che i più deboli vengano trattati come le altre persone – dice la proposta di legge elaborata – Esistono delle persone che non vogliono più vivere, soffrono, hanno paura del nuovo giorno e della vita, ma allo stesso tempo della morte; tutto questo è basato sui soldi, sull’economia e sul lavoro“.

“Si sa che c’è la crisi per tutti – prosegue la proposta – però quelle persone che non hanno niente, si sentono inutili, hanno fame e sete, freddo e caldo. E chissà quando passa qualcuno con un vestito di marca come si sentono? Si sentono niente, ecco come si sentono! Purtroppo molte volte anche i bambini vengono trattati con minore importanza degli adulti e a volte totalmente trascurati, così come succede alle persone con difficoltà, anche diversamente abili che a volte vengono definite “inferiori”. Questa legge – conclude la proposta – dovrebbe metter fine alla trascuratezza nei loro confronti, a farli aiutare, incoraggiarli e “dotarle”, magari, di più diritti, proprio come le persone comuni”.

Tra le finalità della legge c’è il “rispetto e tutela dei bambini e delle persone indifese, in quanto il rispetto è alla base di una società democratica; chiediamo quindi la salvaguardia dei più deboli. Vorrei che tutti, quando vedono qualcuno in difficoltà pensassero ‘E se io fossi al suo posto?>>.
 

La classe è composta da 18 ragazzi e dalle insegnanti Elisabetta Taccini, Nicoletta Solerti e Sara Nisi; purtroppo solo 6 sono stati sorteggiati per partecipare al viaggio. I partecipanti racconteranno la “storia” del loro viaggio a tutta la cittadinanza sabato 1 giugno alle ore 10 all’interno della Sala consiliare. 

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Ultimo aggiornamento: Lun, 30/11/2015 - 12:52